sabato 19 novembre 2011

Le interviste impossibili


55. BERENICE

V. Città nascoste
Le vasche profumate delle terme, sdraiati sul cui bordo gli ingiusti di Berenice intessono con rotonda eloquenza i loro intrighi e osservano con occhio proprietario le rotonde carni delle odalische che si bagnano

Barcellona - 2000

venerdì 18 novembre 2011

54. TEODORA

IV. Città nascoste

L’uomo aveva finalmente ristabilito l’ordine del mondo da lui stesso sconvolto 
 
Keukenhof (Olanda) - 2000

53. PANTESILEA

V. Città continue

Sono ore che avanzi e non ti è chiaro se sei già in mezzo alla città o ancora fuori 

Cordoba - 2006

52. MAROZIA

III. Città nascoste
La profezia della Sibilla si considera avverata da tempo; il vecchio secolo è sepolto, il nuovo è al culmine

Bilbao - 2005

51. CECILIA

IV. Città continue
Le città per me non hanno nome: sono luoghi senza foglie che separano un pascolo dall’altro

Bologna - 2009

50. ANDRIA

V. Città e il cielo
Convinti che ogni innovazione nella città influisca sul disegno del cielo, prima d’ogni decisione calcolano i rischi e i vantaggi per loro e per l’insieme delle città e dei mondi

Buenos Aires - 2005

giovedì 27 ottobre 2011

49. RAISSA

II. Città nascoste
A ogni secondo la città infelice contiene la città felice che nemmeno sa di esistere

Cordoba - 2006

sabato 15 ottobre 2011

48. PROCOPIA

III. Città continue

"Accoccolati perché non avevano pi posto per muoversi"

Osaka, Giappone - 2010

venerdì 14 ottobre 2011

Avventura di un fotografo

"Con la primavera, a centinaia di migliaia, i cittadini escono la domenica con l'astuccio a tracolla. E si fotografano. Tornano contenti come cacciatori dal carniere ricolmo, passano i giorni aspettando con dolce ansia di vedere le foto sviluppate (ansia a cui alcuni aggiungono il sottile piacere delle manipolazioni alchimistiche nella stanza oscura, vietata alle intrusioni dei familiari e acre d'acidi all'olfatto), e solo quando hanno le foto sotto gli occhi sembrano prendere tangibile possesso della giornata trascorsa, solo allora quel torrente alpino, quella mossa del bambino col secchiello, quel riflesso di sole sulle gambe della moglie acquistano l'irrevocabilità di ciò che è stato e non può esser più messo in dubbio. Il resto anneghi pure nell'ombra insicura del ricordo..."



da Avventura di un fotografo I. Calvino - 
mediometraggio per la TV, regia di Francesco Maselli (1983)

giovedì 6 ottobre 2011

46. PERINZIA

IV. Città e il cielo

Perinzia – assicurarono – avrebbe rispettato l’armonia del firmamento 
Atene - 2010

45. OLINDA

I. Città nascoste
E dentro a questo cerchio più interno già spuntano – ma è difficile distinguerle – L’Olinda ventura e quelle che cresceranno in seguito

Bologna - 2010 

martedì 20 settembre 2011

44. TRUDE

II. Città e il cielo
Era la prima volta che venivo a Trude, ma conoscevo già l’albergo in cui mi capitò di scendere; avevo già sentito e detto i miei dialoghi con compratori e venditori di ferraglia... Puoi riprendere il volo quando vuoi, - mi dissero, - ma arriverai a un'altra Trude, uguale punto per punto, il mondo è ricoperto da un'unica Trude che non comincia e non finisce, cambia solo il nome all'aereoporto. 
Valencia (Spagna) - 2004

43. TECLA

III. Città e il cielo

Perché la costruzione di Tecla continua così a lungo? Perché non cominci la distruzione 

lunedì 19 settembre 2011

42. ARGIA

IV. Città e i morti

"Sopra i tetti delle case gravano strati di terreno roccioso come cieli con nuvole" 

San Sebastian (Spagna)

41. IRENE

V. Città e il nome

"Irene è la città che si vede a sporgersi dal ciglio dell’altopiano nell’ ora che le luci s’ accendono e per l’aria limpida si distingue laggiù in fondo la rosa dell’abitato"

Marrakech - 2004



40. LEONIA

I. Città continue

"L’opulenza di Leonia si misura dalle cose che ogni giorno vengono buttate vie per fare posto alle nuove"

Buenos Aires - 2005 

mercoledì 14 settembre 2011

39. BERSABEA

II. Città e il cielo


Si tramanda a Bersabea questa credenza: che sospesa in cielo esista un'altra Bersabea, dove si librano le virtù e i sentimenti più elevati della città . (…) Credono pure che un'altra Bersabea esista sottoterra, ricettacolo di tutto ciò che loro occorre di spregevole e d'indegno

Santiago de Compostela (Spagna) 2010     

38. EUSAPIA

III. Città e i morti
Non c’è città più di Eusapia propensa a godere la vita e sfuggire gli affanni

Venezia - 2003

martedì 13 settembre 2011

37. CLARICE

IV. Città e il nome

Dell’antico splendore di Clarice non s’era perso quasi nulla, era tutto lì, disposto solamente in un ordine diverso ma appropriato alle esigenze degli abitanti non meno di prima

Paros (Grecia) - 2010 

36. MORIANA

V. Città e gli occhi


"Da una parte all’altra la città sembra continui in prospettiva moltiplicando il suo repertorio d’immagini: invece non ha spessore, consiste solo in un dritto e in un rovescio, come un foglio di carta"


Altea (Spagna) - 2004 

lunedì 12 settembre 2011

35. EUDOSSIA

I. Città e il cielo


Sul rapporto misterioso di due oggetti così diversi come il tappeto e la città fu interrogato un oracolo
Kyoto - 2010 

34. ADELMA

II. Città e i morti

Si arriva a un momento nella vita in cui tra la gente che si è conosciuta i morti sono più dei vivi

Marrakech - 2004    

33. PIRRA

IV. Città e gli occhi

Era una delle tante città dove non sono mai arrivato, che mi immagino solo attraverso il nome

Bologna - 2010

domenica 4 settembre 2011

32. FILLIDE

IV. Città e gli occhi

"Felice chi ha ogni giorno Fillide sotto gli occhi e non finisce mai di vedere le cose che contiene"

Firenze - 2002

sabato 3 settembre 2011

31. SMERALDINA

V. Città e gli scambi
"Una mappa di Smeraldina dovrebbe comprendere, segnati in inchiostri di diverso colore, tutti questi tracciati, solidi e liquidi, palesi e nascosti"

Tokyo - 2010 

venerdì 2 settembre 2011

30. MELANIA

I. Città e i morti

La popolazione di Melania si rinnova: i dialoganti muoiono a uno a uno e intanto nascono quelli che prenderanno posto a loro volta nel dialogo, chi in una parte chi nell’altra 

mercoledì 31 agosto 2011

29. LEANDRA

II. Città e il nome

" A tendere l’orecchio, specie di notte, nelle case di Leandra, li senti parlottare fitto, darsi sulla voce, rimandarsi motteggi, sbuffi, risatine ironiche"

Venezia - 2010 

martedì 30 agosto 2011

28. BAUCI

III. Città e gli occhi
"I sottili trampoli che s’alzano dal suolo a gran distanza l’uno dall’altro e si perdono sopra le nubi sostengono la città"

Castilla La Mancha (Spagna) - 2004 

lunedì 13 giugno 2011

27. ERSILIA

III. Città e gli scambi
"Ragnatele di rapporti intricati che cercano una forma"

Kanazawa (Giappone) - 2010

martedì 7 giugno 2011

26. OTTAVIA

III. Città sottili

"Sospesa sull’abisso, la vita degli abitanti d’Ottavia è meno incerta che in altre città"

Monastero di Hozoviotissa, Amorgos (Grecia) - 2010

Prima che il monastero fosse costruito questa zona era chiamata DIAVOLOTOPOS, ovvero terra del diavolo proprio ad indicare l’asprezza e l’inaccessibilità del territorio in questa zona.
Il monastero fu costruito jn seguito al ritrovamento dell’icona della Vergine Maria proprio nella baia sottostante.. Secondo alcuni l’icona proviene dalla Palestina dal villaggio di HOZOVO, molto probabilmente dal monastero di HOZIVA, che esisteva in Palestina durante i primi anni dell’era cristiana e che presenta alcune similitudini con il monastero della Vergina Maria Hozoviotissa.. L’arrivo dell’icona risale probabilmente al IX secolo. La tradizione vuole che l’icona raggiunse Amorgos a bordo di una piccola barchetta approdata esattamente sotto al luogo dove si trova il monastero oggi.
La notizia del ritrovamento dell’icona da parte di due giovani abitanti dell’isola fu di tali proporzioni da raggiungere Costantinopoli, con la quale Amorgos aveva rapporti commerciali. L’imperatore di allora, ALEXIOU KOMNEOS, uomo devoto, non appena venne a conoscenza del ritrovamento, emise un decreto imperiale con il quale ordinò la costruzione del monastero nel 1088. A lui è da attribuirsi la costruzione della piccola chiesa all’interno ed alcune celle dove i monaci si trasferirono. La costruzione del monastero visibile adesso è successiva al XI secolo
La tradizione vuole che il Monastero iniziò ad essere costruito in riva al mare, esattamente nel luogo del ritrovamento della icona, ma, inspiegabilmente, tutto il lavoro che gli operai eseguivano durante il giorno, veniva misteriosamente trovato distrutto il giorno successivo. Un giorno il capo mastro perse la sua cassetta degli attrezzi, la cercarono ovunque senza risultato fino a quando esausti alzarono gli occhi e la videro appesa ad un chiodo lungo la montagna del Profetas Elias. Questo fu interpretato come un segnale, inviato dalla Vergine Maria, ad indicare il luogo dove il monastero dovesse essere costruito. I progetti furono immediatamente modificati e la costruzione del monastero ebbe inizio. (cit. http://www.amorgos-tourism.com/it/cosa_vedere.html)
La leggenda vuole anche che chi visita Amorgos ci debba ritornare altre sette volte...

25. AGLAURA

II. Città e il nome

“A certe ore, in certi scorci di strade, vedi aprirtisi davanti il sospetto di qualcosa d’inconfondibile, di raro, magari di magnifico”

Santiago de Compostela - 2004

lunedì 6 giugno 2011

24. ZEMRUDE

II. Città e gli occhi


"E’ l’umore di chi la guarda che da alla città di Zemrude la sua forma"

Burgos (Spagna) - 2005

venerdì 3 giugno 2011

23. EUTROPIA

IV. Città sottili

"Il giorno in cui gli abitanti di Eutropia si sentono assalire dalla stanchezza, e nessuno sopporta più il suo mestiere, i suoi parenti, la sua casa e la sua via, i debiti, la gente da salutare o che saluta, allora tutta la cittadinanza decide di spostarsi nella città vicina che è lì ad aspettarli"

Santiago de Compostela (Spagna) - 2004

martedì 31 maggio 2011

22. SOFRONIA

IV. Città sottili

"Una delle mezze città è fissa, l’altra è provvisoria e quando il tempo della sua sosta è finito la schiodano, la smontano e la portano via, per trapiantarla nei terreni vaghi d’un’altra mezza città"

Kyoto (Giappone) - 2010

lunedì 30 maggio 2011

21. OLIVIA

V. Città e i segni

"Non si deve mai confondere la città con il discorso che la descrive"

Firenze - 2002

domenica 29 maggio 2011

20. VALDRADA

I. Città e gli occhi

"Gli abitanti di Valdrada sanno che tutti i loro atti sono insieme quell’atto e la sua immagine speculare"

Venezia - 2010

venerdì 27 maggio 2011

19. CLOE

II. Città e gli scambi

"A Cloe, grande città le persone che passano per le vie non si conoscono. Al vedersi immaginano mille cose uno dell’altro, gli incontri che potrebbero avvenire tra loro, le conversazioni, le sorprese, le carezze, i morsi"

Venezia - 2010

giovedì 26 maggio 2011

18. ARMILLA

III. Città sottili

"Può darsi che Armilla sia stata costruita dagli uomini come un dono votivo per ingraziarsi le ninfe offese per la manomissione delle acque"

Tokyo - 2010

17. IPAZIA

IV. Città e i segni

"Non c’è linguaggio senza inganno"

Venezia - 2010

16. ZOBEIDE

V. Città e il desiderio


" Di là, dopo sei giorni e sette notti, l’uomo arriva a Zobeide, città bianca ben esposta alla luna, con vie che girano su se stesse come in un gomitolo"

un angolo di paradiso, Amorgos (Grecia) - 2010 

mercoledì 25 maggio 2011

15. EUFEMIA

I. Città e gli scambi

"La barca che vi approda con un carico di zenzero e bambagia tornerà a salpare con la stiva colma di pistacchi e semi di papavero, e la carovana che ha appena scaricato sacchi di noce moscata e di zibibbo già affastella i suoi basti per il ritorno con rotoli di mussola dorata"

Montevideo (Uruguay) - 2005

14. ZENOBIA

II. Città sottili
Esistono due specie di città: “quelle che continuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare la loro forma ai desideri e quelle in cui i desideri o riescono a cancellare la città o ne sono cancellati"

Madrid - 2004 

lunedì 23 maggio 2011

13. ZOE

V. Città e il desiderio

"Il viaggiatore gira gira e non ha che dubbi: non riuscendo a distingure i punti della città anche i punti che egli tiene distinti nella mente gli si mescolano"

Osaka, Giappone - 2010

sabato 21 maggio 2011

...dall'umano non scappo


12. FEDORA

IV. Città e il desiderio

"Sono le forme che la città avrebbe potuto prendere se non fosse per una ragione o l’altra diventata come oggi la vediamo"

Venezia - 2010