lunedì 13 giugno 2011

27. ERSILIA

III. Città e gli scambi
"Ragnatele di rapporti intricati che cercano una forma"

Kanazawa (Giappone) - 2010

martedì 7 giugno 2011

26. OTTAVIA

III. Città sottili

"Sospesa sull’abisso, la vita degli abitanti d’Ottavia è meno incerta che in altre città"

Monastero di Hozoviotissa, Amorgos (Grecia) - 2010

Prima che il monastero fosse costruito questa zona era chiamata DIAVOLOTOPOS, ovvero terra del diavolo proprio ad indicare l’asprezza e l’inaccessibilità del territorio in questa zona.
Il monastero fu costruito jn seguito al ritrovamento dell’icona della Vergine Maria proprio nella baia sottostante.. Secondo alcuni l’icona proviene dalla Palestina dal villaggio di HOZOVO, molto probabilmente dal monastero di HOZIVA, che esisteva in Palestina durante i primi anni dell’era cristiana e che presenta alcune similitudini con il monastero della Vergina Maria Hozoviotissa.. L’arrivo dell’icona risale probabilmente al IX secolo. La tradizione vuole che l’icona raggiunse Amorgos a bordo di una piccola barchetta approdata esattamente sotto al luogo dove si trova il monastero oggi.
La notizia del ritrovamento dell’icona da parte di due giovani abitanti dell’isola fu di tali proporzioni da raggiungere Costantinopoli, con la quale Amorgos aveva rapporti commerciali. L’imperatore di allora, ALEXIOU KOMNEOS, uomo devoto, non appena venne a conoscenza del ritrovamento, emise un decreto imperiale con il quale ordinò la costruzione del monastero nel 1088. A lui è da attribuirsi la costruzione della piccola chiesa all’interno ed alcune celle dove i monaci si trasferirono. La costruzione del monastero visibile adesso è successiva al XI secolo
La tradizione vuole che il Monastero iniziò ad essere costruito in riva al mare, esattamente nel luogo del ritrovamento della icona, ma, inspiegabilmente, tutto il lavoro che gli operai eseguivano durante il giorno, veniva misteriosamente trovato distrutto il giorno successivo. Un giorno il capo mastro perse la sua cassetta degli attrezzi, la cercarono ovunque senza risultato fino a quando esausti alzarono gli occhi e la videro appesa ad un chiodo lungo la montagna del Profetas Elias. Questo fu interpretato come un segnale, inviato dalla Vergine Maria, ad indicare il luogo dove il monastero dovesse essere costruito. I progetti furono immediatamente modificati e la costruzione del monastero ebbe inizio. (cit. http://www.amorgos-tourism.com/it/cosa_vedere.html)
La leggenda vuole anche che chi visita Amorgos ci debba ritornare altre sette volte...

25. AGLAURA

II. Città e il nome

“A certe ore, in certi scorci di strade, vedi aprirtisi davanti il sospetto di qualcosa d’inconfondibile, di raro, magari di magnifico”

Santiago de Compostela - 2004

lunedì 6 giugno 2011

24. ZEMRUDE

II. Città e gli occhi


"E’ l’umore di chi la guarda che da alla città di Zemrude la sua forma"

Burgos (Spagna) - 2005

venerdì 3 giugno 2011

23. EUTROPIA

IV. Città sottili

"Il giorno in cui gli abitanti di Eutropia si sentono assalire dalla stanchezza, e nessuno sopporta più il suo mestiere, i suoi parenti, la sua casa e la sua via, i debiti, la gente da salutare o che saluta, allora tutta la cittadinanza decide di spostarsi nella città vicina che è lì ad aspettarli"

Santiago de Compostela (Spagna) - 2004